Rinuncia facilitata a controversie pendenti in Cassazione: Nuove direttive dell’Agenzia delle Entrate
Le più recenti direttive per facilitare la rinuncia a controversie fiscali pendenti davanti alla Corte di Cassazione sono espresse nella Circolare n. 21/E del 26 luglio 2023. Questa procedura rappresenta un’alternativa all’ordinaria definizione di controversie fiscali pendenti, regolamentata dall’articolo 1, commi 186 a 204, della Legge n. 197 del 2022.
Applicazione della Legge
Secondo l’articolo 1, commi 213 a 218, della Legge n. 197 del 2022, nelle controversie fiscali pendenti alla Corte di Cassazione al 1° gennaio 2023, coinvolgenti l’Agenzia delle Entrate e relative ad atti fiscali, l’appellante può abbandonare l’appello principale o incidentale raggiungendo un accordo transattivo con la controparte su tutte le pretese avanzate nella causa. Ciò comporta il pagamento degli importi dovuti per le imposte, con sanzioni ridotte a un diciottesimo del minimo prescritto dalla legge, oltre a eventuali interessi maturati e possibili importi addizionali.
Dettagli e scadenze del pagamento
La definizione si perfeziona con la sottoscrizione e il pagamento integrale delle somme dovute entro venti giorni dalla sottoscrizione dell’accordo tra le parti. Per determinare gli importi dovuti a titolo di imposta, interessi, sanzioni e eventuali accessori, si possono scomputare gli importi già versati dal contribuente per l’iscrizione provvisoria e frazionata durante la causa. Il pagamento deve avvenire entro 20 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo, senza alcuna forma di dilazione.
Ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate
Ulteriori precisazioni sono state fornite nella Circolare n. 21/E del 2023, a seguito di spiegazioni generali fornite nella Circolare n. 2/E del 2023. L’Agenzia delle Entrate definisce ulteriormente l’ambito di applicazione, l’oggetto e la qualificazione giuridica della definizione delle pretese con la controparte mediante rinuncia al ricorso.
Considerazioni aggiuntive ed esclusioni
La procedura di rinuncia facilitata è una forma speciale di conciliazione giudiziale facilitata, sempre basata sull’accordo tra le parti coinvolte nella causa. Tuttavia, richiede il pagamento integrale delle imposte relative alle pretese portate davanti alla Corte Suprema. In questo contesto, si possono anche regolare le spese di lite. Tuttavia, a differenza della conciliazione facilitata, la rinuncia non può essere applicata a controversie riguardanti solo le sanzioni, poiché il beneficio associato alla riduzione delle sanzioni a un diciottesimo sarebbe contrario alla ratio legis.
Completamento della Procedura
Una volta espletate le formalità descritte, la rinuncia in esame è riconosciuta come causa di estinzione del giudizio. Tuttavia, perché questo effetto si realizzi, il contribuente deve depositare un documento firmato dal difensore nominato in cui viene esplicitata l’intenzione di rinunciare alla procedura, insieme all’accordo e alle relative ricevute di pagamento.
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