Ad inizio anno è opportuno operare un accurato check ai contribuenti che aderiscono al regime forfettario. L’applicazione per il periodo di imposta 2024 del regime c.d. Forfettario (introdotto dalla legge 190/2014) richiede, come sempre, la sussistenza di specifici requisiti in capo al contribuente che intende aderire e/o restare nel regime agevolato.
Segue elenco dei requisiti per la permanenza nel 2024 ( e per aderire) al regime fiscale c.d. Forfettario legge 190/2014:
-Limite dei ricavi (anno 2023) non superiore a 85.000 euro
-Limite delle spese per lavoratore dipendente non superiore a 20.000 euro
-Nessuna adozione a “regimi speciali Iva” e/o di “determinazione forfettaria del reddito”
-Obbligo di residenza fiscale in Italia
-Nessuna partecipazione in società di persone e imprese familiari
-Nessuna partecipazione di controllo diretto e/o indiretto in SRL che esercitano attività direttamente e/o indirettamente riconducibili a quelle svolte dal contribuente forfettario
-L’attività non deve essere esercitata prevalentemente nei confronti del datore di lavoro con il quale sono e/o erano in corso rapporti nei due anni precedenti.
-Eventuale percezione di redditi di lavoro dipendente e assimilati lordi inferiori a 30.000 euro.
Attenzione!
– Se il volume d’affari del contribuente forfettario, nell’anno solare, supera il limite dei 85.000 euro ma non i 100.000 euro, il contribuente fuoriesce dal regime agevolato l’anno successivo.
-Se il volume d’affari del contribuente forfettario, nell’anno solare, supera il limite dei 100.000 euro, il contribuente fuoriesce dal regime agevolato nell’anno in corso applicando l’Iva a decorrere dalla fattura di superamento della soglia di 100.000 euro. In tal caso, si ricorda, l’applicazione delle aliquote ordinarie Iperf a tutto il reddito prodotto.
Lascia un commento